Se state pensando di sottoporvi a un lifting, forse vi sarete chiesti prima: “come funziona la ginnastica facciale?“. Questo esercizio si basa sui principi dell’allenamento e della resistenza ed è in grado di fornire un lifting definitivo senza bisturi. Non solo preserva la tensione e l’elasticità della pelle, ma aiuta anche a sollevare e rilassare i lineamenti.
Ginnastica facciale: in cosa consiste
La ginnastica facciale si basa sugli stessi principi dell’allenamento alla resistenza: è una forma di esercizio efficace per rafforzare i muscoli e tonificare il corpo. Gli esercizi per il viso prevedono l’utilizzo delle dita per creare una resistenza che rassoda i lineamenti facciali.
Questa tecnica, come accennato in precedenza, può donare una specie di lifting definitivo senza bisturi ed il processo è efficace anche nel ripristinare il volume facciale e nell’attenuare le linee sottili e le pieghe. Questa tecnica aiuta inoltre a preservare l’elasticità e la tonicità della pelle.
Ginnastica facciale come alternativa alla chirurgia estetica
Se siete quindi alla ricerca di un’alternativa naturale alla chirurgia estetica, la ginnastica facciale potrebbe essere la soluzione che fa per voi. Facendo lavorare i muscoli infatti, questa può aiutarvi nel combattere i segni dell’invecchiamento e del rilassamento cutaneo.
La fronte, le sopracciglia, le labbra e le pieghe nasolabiali sono tra le aree più visibili del viso. Questi esercizi aiutano a preservare l’elasticità e la compattezza della pelle, favorendo la rigenerazione delle cellule cutanee. La ginnastica inoltre può essere praticata con o senza trucco, e quindi in qualsiasi momento della giornata.
Come iniziare
Pochi giorni alla settimana permettono di ottenere una pelle più soda, soprattutto nella zona del contorno occhi. L’allenamento regolare aiuta ad aumentare il volume dei muscoli facciali e migliora la tensione; i risultati inoltre si notano già dopo due o tre settimane.
Gli esercizi possono essere eseguiti ovunque: davanti allo specchio al mattino, mentre si aspetta l’autobus, nel traffico, la sera o anche al lavoro. Non ci sono quindi motivi per non fare almeno un tentativo!